L’idea che il Napoli possa in questa sessione di mercato rinforzarsi con Vecino è singolare. Il centrocampista dell’Inter è stato operato al ginocchio lo scorso 21 luglio. Intervento resosi necessario per porre termine ad una sofferenza meniscale che non voleva saperne di andar via. Tre mesi, più o meno, per tornare ad allenarsi. Diciamo che nella migliore delle ipotesi il giocatore tornerà in campo a novembre.

Con i ritmi imposti dal Covid, tra poco si ricomincerà a giocare ogni tre giorni, un mese e mezzo è un’era geologica. Il Napoli dopo la partenza di Allan ha almeno una carenza numerica in mezzo al campo. Pensare si iniziare con l’handicap è singolare. Fermo restando le perplessità sul recupero del calciatore. La storia insegna che per quanto certi interventi siano diventati routine, c’è sempre un minimo dubbio.

Certo, il Napoli potrebbe cautelarsi. Prendere Vecino in prestito con diritto di riscatto. Per di più con un congruo contributo da parte dei nerazzurri sull’ingaggio. Il rischio potrebbe essere estremamente ridotto dal punto di vista economico. Ma altissimo da quello tecnico. Gattuso ha bisogno di un giocatore pronto in quel ruolo. Prendere uno che nella migliore delle ipotesi tornerà alla normale efficienza a metà novembre non sembra il massimo.

Quello che magari potrà apparire un affare dal punto di vista economico è un’incognita fortissima da quello tecnico. Se la priorità è il bilancio va bene. Se la priorità è ottenere risultati sportivi, non ci siamo.

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