Nel 2023, quasi 2024, spiegare cosa è la Filosofia è impresa assai più ardua che risolvere i due conflitti che devastano il mondo moderno.
Ci dedichiamo sulla questione-termine Organizzazione.
L’occasione è data da un libro e da una prefazione speciale.
“Il Realista visionario” di Arrigo Sacchi, Cairo Editore.
Prefazione di un certo Pep Guardiola. Il più vincente e moderno allenatore su piazza.
Inventore di calcio proprio come Arrigo da Fusignano.
Inventori di uno “sport” nuovo.
Gli Olandesi del Milan anni ’90 ed il tiki taka di un Barcellona 2000.
Organizzazione di gioco.
Tema che Pep tratta nella prefazione del libro.
Tempo per parlare di calcio ultra moderno ed in cui cita Spalletti ed il Napoli 5.0.

“Gli scudetti recenti di Milan e Napoli sono stati vinti grazie all’organizzazione, a una filosofia di gioco attraverso la quale i singoli calciatori sul campo si muovono “con la squadra, per la squadra, a tutto campo e a tutto tempo”, per citare alla lettera Arrigo”.

“Se penso a Spalletti, a Sarri, a De Zerbi che sta facendo un lavoro eccezionale qui in Inghilterra, ma anche all’aggressività, al pressing alto e ai movimenti che ha fatto vedere Pioli, ci sono tanti begli esempi che fanno pensare a un futuro luminoso”

Il Napoli campione d’Italia.
Il Napoli che se non scomparso è quantomeno latitante, ora.
Organizzazione di gioco, di campo e di squadra.
Sembra facile.
Il recentissimo passato però ci dice di quanto sia possibile e di quanto possa rendere.
Il calcio globale che quella Olanda anni ’70 aveva insegnato. Sebbene scomparso, ha lasciato agli anni 2000 il termine ed il senso.
Globale.
Nel significato e nella realizzazione.
Organizzazione globale di attacco e difesa. Studio dei tempi di attesa e ripartenza.
Diciamolo senza tentennamenti, il calcio moderno è uno studio senza pause.
Match analyst, droni, computer per la registrazione della prestazione fisica, materiali e medici.
Più che Calcio una gara moderna è strategica di guerra.
Si vince soltanto con una organizzata combinazione di fattori.