Meret, ancora Meret, per sempre Meret.
Nella storia recente del Napoli, il friulano detiene il record del calciatore più “riabilitato”.
Altro giro, altra corsa.
Sebbene ogni allenatore, lo abbia premiato, la piazza non ha ancora un’idea chiara su Alex. Resta il fatto che anche con Conte, sarà il cardine della ripartenza. Attualmente siede sulla panca della Nazionale che affronta la Svizzera.
Non ci fosse stato Donnarumma in questi anni, chissà.
Come per Toldo con Buffon, Tacconi con Zenga e Zoff per Albertosi, ci sono titolari che possono cambiarti la carriera. Veri e propri giganti.
Ruolo sensibile e delicatissimo.
Ruolo in cui conta infinitamente la tecnica ma la condizione mentale ancor più.
Non si diventa Buffon o Donnarumma per caso.
Si la tecnica ma la personalità di più.
Nei momenti che contano, la dote, è evidente.
Chiedere a Luca Modric.
Delicato il ruolo abbiamo detto.
Spesso troppo per il taciturno Alex Meret.
Introverso e silenzioso. Almeno pare.
Nu buon guaglion“, diremmo alla nostra maniera.
Da campione in divenire a brocco pescato male, passando per il portiere senza piedi per ritornare al numero uno inattaccabile del Napoli da Champions e campione d’Italia.
Primo con Caprile secondo?
Primo con un portiere esperto alle spalle?
Sarà Conte a stabilire il come ed il ruolo.
Al momento il portiere, pare la sola certezza di questo nuovo Napoli. Al momento Alex, il friulano più napoletano dell’era moderna, pare una delle poche fondamenta solide.
Se non altro, sappiamo da dove ripartire.
Una base solida.