Il valore tecnico della squadra nasconde la dimensione del problema. Il tasso tecnico sopperisce, con i singoli, ad una questione più spinosa di quanto appaia.
La forza di Osimhen, la carica agonistica di Di Lorenzo, la serietà di Lobotka ed il sacrificio di Zielinski, nascondono fino in fondo la “debolezza” del tutto.
Debolezza che trascina calciatori irriconoscibili e li rende evidentemente insicuri. Su tutti Kvaratskhelia ed Anguissa. Il georgiano è infinitamente nervoso e per questo falloso ed inconcludente, il camerunense invece lento, impacciato e fuori ritmo.
Colpa di chi?
Colpa di cosa?
Il Napoli balla paurosamente. Si apre e si lascia infilzare. Solo per un caso vince il primo ed il secondo tempo. Il Braga esce dal campo affranto. È parsa una squadra top. È profondamente deleterio lasciare i fianchi tanto scoperti. Autolesionismo puro. Il Braga non avrebbe in nessun modo potuto rendersi pericoloso se non tanto invogliato a farlo. Nel finale addirittura il Napoli diventa sparring partner.
Si difende con tutti gli 11. Si chiude e soltanto per sorte non prende gol. Vince ma non merita.
I calciatori lo sanno perfettamente ecco il loro disagio e nervosismo.
Garcia, come appare in conferenza, no.