Napoli, finito un mercato di sofferenza, per fortuna arriva il campionato
Da quando c’è De Laurentiis a Napoli capita quasi sempre così: il mercato è il momento della disperazione. Poi per fortuna inizia il campionato e la musica cambia. A saperlo prima uno si mette l’anima in pace… Buona la prima degli azzurri, buona non buonissima come ha precisato lo stesso Ancelotti. L’approccio non è stato dei migliori, fino al gol di Immobile molta più Lazio che Napoli, al punto he sembrano materializzarsi i vecchi incubi. Poi tutto è cambiato e, absit iniura verbis, a tratti si è rivisto il Napoli di Sarri. Qualche giocata almeno ha richiamato alla mente le scorse stagioni. Sul gol di Milik c’è il copyright del tecnico toscano nato per errore a Bagnoli. Il lancio di Insigne dietro la linea, il taglio di Callejon, l’inserimento di Arek. Gli azzurri non hanno dimenticato come si fa.
Vittoria che vale triplo, ma campanelli di allarme in difesa
Chi sembra aver dimenticato le buone sane abitudini di una volta sono stati i difensori. Allucinante il gol preso, la linea si è mossa malissimo, ognuno di è mosso per conto suo. Immobile ha fatto una cosa eccezionale, ma era anche l’unica cosa che poteva fare. Bastava che i tre “polli” azzurri invece di precipitarsi tutti sul pallone mantenessero la posizione. Uno a stringere, Koulibaly, gli altri due a dare copertura ai lati. Il delizioso controllo del centravanti laziale sarebbe finito sui piedi di Albiol. Ma nel calcio il risultato fa sempre la differenza, per cui va bene anche così. Un peccato mortale viene derubricato a peccato veniale, due Ave Maria ed un atto di dolore e passa la paura.
Ci sono partite in cui si dice che il risultato vale doppio. In questo caso stiamo parlando di una vittoria che vale triplo. Ci sono i 3 punti in classifica, per di più presi in casa di una grande o presunta tale. Ma ancora di più vale l’iniezione di fiducia per i tifosi e di autostima per la squadra. Certe cose non hanno prezzo.
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Giornalista