Con la partecipazione alla coppa dalle grandi orecchie l’addio allo scudetto è meno amaro
Pesa molto la sconfitta di domenica pomeriggio del Napoli per 3 a 2 contro l’Empoli, maturata negli ultimi 10 minuti di un match che nel primo tempo sembrava essere in totale controllo degli Azzurri. Sembrava, appunto. Perdere contro i toscani ha significato per i partenopei dire definitivamente addio allo scudetto, che ormai è un affare tra le due milanesi. Peccato, perché il calcio spallettiano aveva convinto in più occasioni. Per fortuna per il Napoli c’è la “consolazione” Champions League, obiettivo già raggiunto con alcune gare di anticipo rispetto alla fine del campionato, almeno così sembrerebbe stando ai numeri. Ma che valore hanno questi numeri? Sono davvero così importanti? Nel caso della formazione campana offrono già quella certezza matematica chiamata coppa dalle grandi orecchie? Se dovessimo dare una risposta diremmo “ni”, come si vedrà meglio nel prossimo paragrafo.
I numeri sono tutto. O quasi
Se il Napoli dopo la sconfitta clamorosa rimediata contro l’Empoli è ormai fuori da ogni discorso scudetto, almeno è quasi certo di poter partecipare il prossimo anno al torneo che mette in palio la coppa dalle grandi orecchie. Sì, perché stando ai numeri attuali, a quelli relativi alla classifica di Serie A e soprattutto alle quote Champions League, non certo invitanti per gli scommettitori – il che è dovuto al fatto che gli Azzurri molto difficilmente potranno ritrovarsi a fine maggio al quinto posto – Insigne e compagni non hanno nulla da temere. Raggiungere questo obiettivo, alla portata, sarebbe il degno coronamento del bel percorso intrapreso dalla squadra allenata da Spalletti, che a tratti nel corso di questa stagione è stata a dir poco travolgente a livello di gioco espresso, in particolare da settembre a novembre. C’è da dire però che i numeri nel calcio moderno in teoria contano fino a un certo punto – proprio il Napoli lo scorso anno era sicuro di strappare un pass per la Champions e poi all’ultima giornata inspiegabilmente ha perso con un Verona che non aveva più niente da chiedere. Questa è una faccia della medaglia. L’altra racconta invece come i numeri oggigiorno risultano indispensabili in ogni campo, non solo per gli esperti di calcio che formulano i pronostici i più veritieri possibili, “resi” sotto forma di articoli incentrati sulle probabilità, ma anche in altri ambiti come quello del casino; nel mondo delle roulette e del blackjack, difatti, occorre informarsi sulle probabilità di vincita in ogni gioco e tenere in considerazione anche altri fattori, come il RTP (Return to Player). Proprio per questo, per diventare una star del casinò, la conoscenza dei numeri e delle statistiche può sicuramente dare una mano. Insomma, in generale i numeri hanno tanto da raccontare, e non sono certo “freddi” come si è soliti pensare.
Ripartire da Spalletti? La speranza sarebbe quella
Al di là delle importanti considerazioni appena esposte, c’è da chiedersi se durante la prossima stagione Spalletti sarà ancora una volta il timoniere della nave azzurra. Tale domanda sorge spontanea a causa del “mal di pancia” di De Laurentiis che sarebbe tentato di cambiare. Se Spalletti dovesse restare, allora il Napoli non potrà che migliorarsi, recitando un ruolo da protagonista in Serie A, e magari anche in Champions, se dovesse per l’appunto arrivarci; in caso contrario sotto il Vesuvio assisteremmo a nuovi lavori in corso, che sapranno molto di ridimensionamento. Un ridimensionamento che nel caso racconteremo con l’aiuto dei numeri.
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