La sconfitta in terra ucraina faceva mal pensare, cioé che il Napoli, quest’anno, dolesse dedicare maggiori attenzioni al campionato che al prestigioso torneo europeo. Non è vero e non sarebbe giusto neppure, perché a settembre tutti i tornei sono apertissimi e non si possono porre scale gerarchiche, a costo di sconfessare le distanze e fatiche vituperate da Sarri, che ancora una volta si è lamentato per gli impgeni troppo ravvicinati.
Il gitrore Champions del Napoli è abbbordabile, dopo il Manchester, ci sono tre formazioni alla portata anche di un esperimento sarriano, cioé potrebbe anche esserci turn over, disavventura ucraina a parte. Certo sarebe un peccato perdere gli ottavi magari a febbraio se si fosse in lotta per il primo posto contro un Real o un Barcellona si potrebbero rilassare testa e muscoli. Che nessuno se la prenda: il Napoli può giocare-per ora in Italia e in Europa- poi dovrà fare una gravosa scelta soprattutto dopo l’infortunio di Milik e con Mertens che avrà lungo lavoro da svolgere, se a gennaio il mercato dovesse dire picche.
Giornalista