Maran è l’allenatore ideale per una squadra che deve salvarsi. La sua storia spiega come abbia sempre partenze sparate. Che poi alla fine fanno la differenza. E’ successo per anni al Chievo. Al Cagliari pensavano altre cose, così si sono meravigliati del crollo finale. Conoscendo Preziosi con la squadra salva già a gennaio vederà tutti. Salvo poi esonerare l’allenatore che non mantine lo stesso ritmo. Ma questo è un problema, futuro, del Genoa.

Il problema del Napoli è che quest’anno si trova ad affrontare una squadra di Maran subito. E non sarà facile. La differenza dei valori in campo dovrebbe essere talmente schiacciante che non dovrebbe tenere gli azzurri al sicuro. Ma bisogna fare grande attenzione.

Una cosa è certa: il Genoa non verrà al San Paolo a fare la partita. Aspetterà gli azzurri nella sua trequarti, provando a chiudere tutti i varchi. Salvo poi, molto raramente, puntare su qualche contropiede. Senza però mai perdere di vista un certo equilibrio tattico. Ripeterà la partita che ha fatto il Parma. E che per oltre un’ora era bastata a frenare gli azzurri.

Gattuso stavolta non rinuncerà ad Osimhen, il dubbio è semmai sul sistema di gioco. Un 4-3-3 senza Lozano, o un 4-2-3-1 più sbilanciato? La coperta è corta, da qualsiasi parte la si voglia vedere. Il Parma è stato travolto non dalla presenza di Osimhen, ma dal fatto che dietro di lui ci fosse un altro attaccante. Il primo gol è arrivato così: Osimhen anticipato, Mertens pronto a ribadire a rete. Se si porta Dries sulla destra (posizione che non gradisce) non è la stessa cosa.

Sta di fatto che giocare dal primo minuto con il 4-2-3-1 visto a Parma dal quarto d’ora della ripresa sarebbe un azzardo. A meno che non si voglia mischiare un po’ le carte. Fuori Lozano, e ci sta. Il messicano fa sempre fatica contro squadre chiuse. Fabian più avanzato, diciamo nella linea dei trequartisti. Lui ha il tiro da fuori, ma anche la tecnica e la genialità di la grande giocata. In questo modo si lascia Mertens dietro l’ex Lille.

Rispetto alla partita di Parma magari si rivedrà anche Mario Rui. A centrocampo Zielinski come incursore aggiunto, e Demme a cucire il gioco e a dare equilibrio. Con Manolas e Koulibaly il Napoli per altro può permettersi una linea altissima, avendo giocatori in grado di recuperare in velocità.

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