Troost-Ekong: Victor lavava grondaie, ora è il più forte!

Domenica pomeriggio, sarà derby, anche per due grandi amici, come Victor Osimhen e Troost-Ekong. La loro amicizia è nata in Nazionale e William Troost-Ekong, lo ha sempre evidenziato nel suo blog su you tube, dove mise in palio, per i suoi followers, anche la maglia numero 9, regalategli, dall’attaccante napoletano.

Il difensore granata, dovrà confrontarsi, proprio contro il suo amico, per il quale, spende, parole di elogio:

“Mi sono sempre sentito molto ispirato, dalla storia di Victor. Da Lagos al successo, un esempio per molti di noi”

Domenica si ritroveranno da avversari, con obiettivi completamente opposti. La Salernitana per blindare la salvezza, il Napoli per passare alla storia. King Ekong, questo il suo nick social, ha raccontato, recentemente, in un’intervista, che Osimhen è attualmente, l’attaccante più forte del mondo.

La loro amicizia nasce nella Coppa d’Africa del 2019, quando la Nigeria, usci’ in semifinale contro l’Algeria. Già da allora nacque un feeling tra i due, come racconta, lo stesso Troost-Ekong:

“Victor era uno dei più motivati negli allenamenti. Dava sempre il 100%, noi gli ripetevamo, che prima o poi la sua chance sarebbe arrivata”

Oggi è sicuramente uno degli attaccanti più quotati in Europa, tra l’altro il calciatore nigeriano, più pagato nella storia. Il difensore granata, racconta, come la sua, sia la storia del sogno, di ogni bambino:

“Tutto è iniziato come un sogno dalle baracche. Il sogno di ogni ragazzino, che vuole affermarsi a grandi livelli, come calciatore. Ispirato da grandi leggende del passato, come Drogba, Mikel Obi, Odion Ighalo”

A Febbraio, William fu ospite, proprio dal suo amico Osimhen, del quale, svela i retroscena, della loro difficile infanzia:

“Dove sono nato, nulla ti era garantito. Tutto ciò che volevi, dovevi conquistarlo, lavorando molto duramente. Ho guadagnato anche lavando grondaie per 20 naira, facevo alcuni lavoretti di pulizie per i miei amici. Andavo a prendere l’acqua per 80 naira. Ero molto soddisfatto quando facevo questi lavori, guadagnavo poco, ma era molto importante per me. Diventavo sempre più cosciente, di come poter aiutare la mia famiglia. Sono grato per dove sono arrivato oggi, perché quello che ho passato, ha formato l’uomo che sono adesso”

Una storia molto simile, a quella del suo amico Osimhen. Da Lagos alla serie A e domenica, si affronteranno per rendere felici, tante persone. Anche il popolo nigeriano, quanto mai orgoglioso di avere questi rappresentanti, nel massimo campionato italiano. Anche e soprattutto per questo motivo, la gente di Napoli è pazza di Osimhen. Lo scugnizzo di Lagos.