Dopo la travagliata stagione che ha visto il Napoli campione d’Italia finire fuori dalle coppe europee dopo 14 anni di presenze ininterrotte, il club partenopeo è pronto a voltare pagina e a proiettarsi nel futuro. La prima mossa di Aurelio De Laurentiis è stata quella di ingaggiare un nuovo tecnico, dopo la girandola dello scorso campionato dove sulla panchina azzurra si sono seduti ben tre allenatori. La scelta è ricaduta sull’esperto Antonio Conte, libero dopo l’esperienza col Tottenham. Il tecnico salentino vanta esperienze vincenti alla guida di Juventus, Chelsea e Inter e anche una parentesi da Ct della Nazionale italiana, dove ha raggiunto i quarti di finale di Euro 2016. Dopo un periodo sabatico Antonio Conte ha deciso di ripartire da Napoli, accettando l’offerta di De Laurentiis.
A Palazzo Reale il nuovo tecnico del Napoli, Antonio Conte, ha spiegato, nel corso della conferenza stampa di presentazione, i motivi che l’hanno spinto di ripartire dal club partenopeo e del progetto, come riportato da TMW.
“È la prima volta che mi presentano in questa maniera, quindi c’è anche un filo di emozione nonostante diversi anni di carriera nel mondo del calcio. Vi ringrazio. Ringrazio sicuramente Napoli, perché di solito io prima di ricevere do qualcosa. Qui è successo il contrario, tanto entusiasmo, tanto affetto. Ora non mi resta che restituire. Ho scelto Napoli per il progetto, questo deve essere chiaro. Ho firmato un contratto di 3 anni, il presidente è stato molto chiaro in quello che potremo fare. Perché si ripercorrerà in base a delle situazioni che sono compatibili con il club. Il progetto di cui abbiamo parlato col presidente è cercare nel breve tempo possibile il Napoli un’alternativa alle solite note. 14 anni che il Napoli è riuscito a rientrare in Europa, c’è stata una gestione giusta, si è vinto lo scudetto.
L’anno scorso non è stata un’annata buona. Ci vorrà un po’ di tempo e pazienza, io sono del ‘chi ha tempo non aspetti tempo’. Cercheremo in tutti i modi di prenderci questa responsabilità. Questo è il progetto. Mi ha dato grande entusiasmo, ho sentito qualcosa in pancia. Non vedo l’ora di iniziare. Quello che posso promettere è serietà, una parola che spesso viene sottovalutata. La serietà nel dare tutto per il Napoli, nel trasmettere la mia cultura a livello lavorativo, quella che è la mia mentalità. Il trasmettere le mie idee calcistiche. L’obiettivo di un allenatore oltre primeggiare è rendere orgogliosi i propri tifosi. Il tifoso deve riconoscersi nella propria squadra, il nostro obiettivo massimo è rendere il tifoso orgoglioso dei propri giocatori, del calcio giocato. Quando si parla di maglia sudata, sapete bene che nel calcio c’è la vittoria e la sconfitta. Ma nella sconfitta non ci deve essere l’attenuante di non aver dato il massimo. Quello che posso promettere è che daremo il massimo, più del massimo perché a volte il massimo non basta.
In fine il nuovo allenatore del Napoli ha parlato anche del bomber nigeriano Victor Osimhen: “Io penso che l’anno scorso la frustrazione abbia portato anche a situazioni non limpide. I giocatori sanno benissimo che ci sono difficoltà, siamo uomini e bisogna rimboccarsi le maniche tutti insieme. Ricominciare quest’anno sapendo che deve essere un’occasione di rivalsa. Per quanto riguarda Osimhen così come sapevo benissimo sia della situazione di Kvara, Di Lorenzo, Anguissa, Lobotka, su cui io ho posto un veto assoluto, so benissimo della situazione Osimhen. So che ci sono degli accordi col club, è una situazione totalmente diversa, a cui io assisto. Poi se mi chiedete del calciatore, è un calciatore di altissimo livello, ma io non posso entrare in nessun discorso su Osimhen perché si tratta di accordi precedenti”.