Lukaku: Mi sento un belga napoletano.
Lunga intervista del numero 11 azzurro, rilasciata quest’oggi, per l’emittente Radio CrC.
Il belga parte subito dal suo ambientamento con la città:
“Dopo un paio di giorni sai di rappresentare un popolo. Ricordo l’arrivo in albergo, capii subito che il Napoli, rappresenta tutto per la gente. Mertens mi parlava di questo, ero preparato ma viverlo è stato molto di più. Senti proprio l’amore della gente, la passione, per i giocatori è una spinta incredibile, per dare tutto in partita”
Il video con il Belgio ha fatto il giro del web. Lukaku non si nasconde:
“Non avevo visto la telecamera dopo la partita con il Belgio. Noi dobbiamo guardare partita dopo partita, provare a migliorare. Poi vediamo dove arriviamo, ogni partita, la affrontiamo come una finale, già dagli allenamenti”
Contro i rossoneri la possibilità, per il belga, di raggiungere le 400 reti in carriera:
“È incredibile, ma è importante ciò che fa la squadra. Affrontiamo una squadra forte e di qualità, sono fiducioso, il Mister sta facendo un ottimo lavoro”
Parla poi dell’arrivo a Napoli, dalla chiamata di Conte:
“Il Mister mi aveva chiamato molto tempo prima, dissi subito di sì. Non sono un privilegiato, con me Conte è più duro, perché si aspetta di più da me. A me piace questa responsabilità, mi ha fatto crescere e mi ha dato una spinta, nella carriera”
Lotta scudetto, cosa ne pensa Big Rom:
“L’Inter è la favorita, lo dicono tutti. L’Atalanta sta facendo il passo per lottare in campionato, l’anno scorso hanno vinto l’Europa league. Noi possiamo parlare di rivincita, rispetto alla passata stagione. Per raggiungere i sogni devi spingere ogni giorno, essere pronto per ogni situazione”
Come si sente l’attaccante napoletano, dopo questi mesi vissuti a Napoli:
“Mi sento un belga napoletano, ogni giorno un po’ di più. Ricordo il primo gol al Maradona, quando sono entrato, durante il riscaldamento non ho mai sentito un calore così, dai tifosi. Dopo la partita chiesi a Mertens se fosse sempre così, me lo confermò”
Il rapporto con i compagni di reparto:
“La comunicazione tra noi attaccanti è molto importante. Con Raspadori o Simeone, dobbiamo parlarci sempre. Ognuno ha qualità diversa, ma sappiamo giocare insieme”
Un Lukaku in grande spolvero, galvanizzato dai gol in Nazionale, con la speranza che possa ripetersi adesso, nel campionato italiano.
