A Radio Marte, nel corso della trasmissione “Si gonfia la rete”, è intervenuto l’avvocato Enrico Lubrano, esperto di Diritto Amministrativo e dello Sport.

La Coppa d’Africa potrebbe falsare la Serie A. In origine, infatti, la manifestazione avrebbe dovuto svolgersi dall’11 giugno al 9 luglio 2021. Ma poi gli organizzatori l’hanno anticipata nel periodo compreso tra il 9 gennaio e il 6 febbraio 2021, a causa delle avverse condizioni meteo che caratterizzano il Camerun, paese ospitante, nei mesi estivi.

Secondo voci sempre più diffuse nell’ambiente partenopeo, il Napoli starebbe lavorando sottotraccia, con la chiara intenzione di trattenere i suoi giocatori per la Coppa d’Africa. Ecco le considerazioni dell’avvocato Lubrano, in merito a questa ipotesi suggestiva.

Ci tengo a precisare che parlo esclusivamente a titolo personale. Non sono a conoscenza della volontà della società. Il Napoli ha quattro giocatori importantissimi che verrebbero meno a gennaio. In realtà, è una questione generale che riguarda l’interesse alla regolarità del campionato da parte di tutte le società. C’è una sovrapposizione tra la Coppa d’Africa e il campionato che riguarderà sicuramente almeno 3 partite, poi bisognerà vedere chi andrà avanti“.

L’avvocato continua nella sua disamina, entrando maggiormente nello specifico.

Questa sovrapposizione la dobbiamo considerare come patologica, cioè non naturale. Il regolamento FIFA si basa sul concetto di calendario coordinato. E la FIGC prevede che si curino le relazioni calcistiche internazionali al fine di armonizzare i campionati sportivi. Ci troviamo di fronte a un errore di FIGC e Lega, che hanno determinato sovrapposizioni che possono avere degli effetti di grave impatto sulla regolarità del campionato. Ci si presenta senza ossatura. Questo non riguarda solo la posizione della società interessata ma anche di altre società, non solo al Napoli“.

Come dovrebbero comportarsi le società

Su cosa potrebbero fare i club, Lubrano è chiaro. L’avvocato parte da un presupposto evidente

C’è disomogeneità patologica. L’ipotesi può essere quella di chiedere nell’interesse individuale e generale il rinvio di una o più gare interessate da questa situazione. Questo perché non si sarebbe in condizione, ai sensi dell’articolo 48, di presentarmi nella migliore maniera possibile e si può determinare un problema del campionato. Ai sensi dell’articolo 55 ci sarebbe una causa di forza maggiore. Si dovrebbe valutare la consistenza giuridica della situazione, con un impatto positivo in caso di rinvio. Qualora non si concedesse un rinvio, non sarebbe irrealistico che le società possano o impugnare il diniego di rinvio o, successivamente, l’omologazione dei risultati poiché dettati da organizzazione del campionato in violazione dell’articolo 3, comma 1 dello statuto“.

Il pericolo concreto è che si vada allo scontro tra club e Nazionali africane.

Le società hanno un obbligo di rilascio ed è prevista una tempistica per farli arrivare in un certo tempo e farli tornare entro un certo tempo per riprendere la normale attività. Chiaro che se poi si va a sforare su una nuova gara un allenatore debba fare una scelta tecnica. Il sistema può reggere perché è fisiologico ma qui c’è una sovrapposizione di due competizione“.