Magari la Merkel in questi giorni ha solo studiato un po’ di storia. La storia della Germania, non certo quella dell’Unione Europea. Nel secolo scorso i tedeschi hanno scatenato due guerre mondiali, vincendo tutte le battaglie, perdendo però sistematicamente alla fine la guerra. Pur avendo sempre l’esercito più forte, per distacco.
Perché la Germania ha vinto tutte le battaglie, perdendo le guerre? Per un motivo semplice: non si è mai accontentata. Sempre e comunque avanti, senza badare alle retrovie. Con effetti disastrosi. Pensiamo a quella che è stata la battaglia più famosa che ha visto in campo l’Italia, quella di Caporetto. Un successo strategico straordinario. Il fronte italiano travolto, quasi senza combattere. Ma invece di fermarsi, e consolidare la conquista, hanno deciso di andare sempre avanti. Si sono fermati al Piave, ma solo perché il fiume era in piena. Avanzare in pochi giorni di centinaia di chilometri ha sostanzialmente interrotto la linea di rifornimento. Si fossero fermati un centinaio di chilometri prima, magari il corso della storia sarebbe cambiato.
Stesso discorso in occasione della II Guerra mondiale. Erano padroni di mezza Europa, hanno provato a conquistare la Russia. Anche in questo caso dopo aver saltato facilmente le prime linee di Stalin (che non si aspettava l’attacco da parte di alleati) si è creato il vuoto. Con effetti disastrosi.
La Merkel magari ha capito che se affama tutta l’Europa alla fine il problema sarà anche tedesco. Perché le aziende tedesche non avranno più un “mercato” cui vendere i propri prodotti.

Giornalista