La Premier League ritrova i tifosi allo stadio con un massimo di 10 mila spettatori a partita, indice di un ritorno alla vita normale
In Inghilterra si ritorna allo stadio, ma con un massimo 10mila spettatori. Questo già dal 18 maggio, poiché il governo britannico è riuscito, in un tempo molto più breve, rispetto a quello italiano, a vaccinare la stragrande maggioranza della popolazione.
Per il governo e per i capi della Premier quindi gli spettatori avranno la possibilità di tornare a incitare i loro idoli negli stadi, a patto che non si superi il massimo dei 10mila spettatori.
Una decisione che fa felici non solo i supporters sugli spalti, ma anche le casse dei vari club inglesi che finalmente avranno la possibilità di rimettere in vendita i biglietti. La situazione della pandemia si sta iniziando a risolvere sempre più nel Regno Unito e giustamente chi è al centro del mondo sportivo vuole riportare la situazione allo stato prima dell’arrivo del virus.
Dopo essere stata bloccata per oltre un anno, ora la popolazione ricomincia a respirare quel senso di libertà tanto desiderata e anche il più semplice appassionato del mondo del pallone può togliersi la soddisfazione di tornare a incitare con cori e canti gli idoli della propria squadra del cuore.
Che si parli di Arsenal, City, United, Chelsea, Liverpool, e chi più ne ha più ne metta, il calcio inglese è diventato da anni una religione da seguire. Perciò la riapertura agli impianti quali l’Old Trafford, l’Emirates Stadium, il St. James Park, il Craven Cottage e molti altri, dà la possibilità di riaccendere l’entusiasmo nei tifosi, ma anche nei giocatori che finalmente si sentiranno incitati da pochi metri e dare il massimo in ogni azione.
Insomma, la riapertura degli stadi, seppur ancora in maniera limitata, è sicuramente un segnale positivo. La pandemia in terra inglese è ormai agli atti conclusivi e il poter condividere uno spazio così ampio e pieno di passione tra varie persone è il simbolo della ripresa a tutti gli effetti della normalità nella vita quotidiana per i cittadini britannici.
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