Nella edizione odierna del Corriere dello Sport, si parla del “dualismo ” Leao-Kvara. E’ stato posto il quesito su chi, dei due calciatori, incidesse di piu’ sulla squadra e sulla loro utilita’ e sacrificio per la stessa. Vi riportiamo i pareri autorevoli di ex tecnici e calciatori, che hanno giudicato sia il Georgiano Kvaratskhelia che il Portoghese Leao:
Leao-Kvara, Questo il quesito…
Kvara o Leao? Potenza e fantasia, duttilità e forza.
DANIEL BERTONI «Kvara è molto interessante, si capisce che avrà un grande futuro e per lui Spalletti sarà determinante per crescere ancora. Leao è già affermato pure in Nazionale. Dribbla bene, sa rifiutare la manovra. Sono diversi fra loro, ma entrambi goleador decisivi per la serie A. È difficile scegliere il più forte fra i due, però si può dire che per ora Leao ha dimostrato di più in Italia dove ha già vinto uno scudetto».
ALBERTO ZACCHERONI «Si somigliano abbastanza, anche se Leao è più potente. “Strappano” tutti e due, ma il portoghese strappa di più. Di sicuro rendono benissimo nella posizione che gli hanno assegnato i due allenatori. Kvara è un po’ più uomo-squadra rispetto a Leao, perché partecipa di più al gioco. Una cosa è certa: sono fortissimi tutti e due».
STEFANO ERANIO «Mi piacciono entrambi, sono simili per quello che stanno dando alle proprie squadre. Sono forti tecnicamente e fisicamente. Leao ha forza straripante e sta migliorando in alcuni atteggiamenti, perché si prende la scena in ogni momento. Leao attualmente è il 50% del Milan. Invece Kvaratskhelia è il punto forte del Napoli. Sta migliorando grazie a un allenatore come Spalletti, è l’uomo giusto per farlo esplodere».
FULVIO COLLOVATI «Sono due giocatori diversi: Leao è più punta, interamente assorbito dalla fase offensiva, mentre Kvaratskhelia si dedica anche alla fase difensiva così come gli chiede Spalletti. Partendo dal presupposto che sono i due crack di questo inizio campionato, i soli due in grado di spostare gli equilibri e decidere, in questo momento prendo Kvara: io sono legato alle ali vecchio stampo tipo Claudio Sala, Bruno Conti e Franco Causio, e quindi mi piace ritrovare un giocatore spettacolare. Uno che fa dribbling, giochi e giochetti, che salta l’uomo e firma assist e gol. In un calcio in cui sulle ali giocano i terzini, e in cui nessuno più punta l’uomo, uno come lui fa la differenza. E mi piace».
FABRIZIO RAVANELLI «Dico Leao che ha qualche esperienza in più, quindi è avvantaggiato. Kvara tra qualche anno potrà migliorare ancora. Entrambi sono determinanti, giocatori come loro due al mondo ce ne sono sempre meno: bravi nel creare la superiorità numerica e nel dribbling. Sono veloci e forti fisicamente».
ALDO SERENA «Kvara è strepitoso, non lo conoscevo prima che arrivasse a Napoli. Mi sono innamorato, perché è un romantico del calcio. Dribbla in maniera unica, ha forza nelle gambe, tecnica, e poi trova la via del gol senza essere egoista. Mi entusiasma. Leao ha caratteristiche uniche: quando ha campo davanti è immarcabile. Sta migliorando anche negli spazi e Pioli ha grandi meriti, perché l’ha aiutato e l’ha aspettato: Leao lo sta compensando. Chi preferisco? Ho iniziato a seguire il calcio quando avevo 6-7 anni, i funamboli che iniziano a dribblare a testa bassa e ne scartano tre o quattro mi fanno impazzire ancora».
LEONARDO SEMPLICI «Dico Kvara perché lo conoscevo meno e mi ha sorpreso per il gioco e i gol che fa. Anche in Champions ha già trovato prestazioni superlative, poi è in un Napoli che esprime il miglior calcio di tutti. Kvara è stato messo nelle migliori condizioni. Con Leao la differenza è minima: hanno caratteristiche diverse, ma diventeranno dei big anche sotto l’aspetto delle qualità fisiche».
BEPPE SIGNORI «Preferisco leggermente Leao, tra i due, per via dello scudetto che ha ottenuto con il Milan. Poi è qui in Italia da più tempo di Kvara e si è già dimostrato devastante, avendo dei margini di miglioramento. Entrambi giocano esterni però uno fa segnare (Leao) e l’altro fa assist e lo vedo più attaccante».
MARIO IELPO «Leao in prospettiva è un extraterrestre, solo che è ancora un giocatore naïf. Concretizza solo una parte delle sue azioni, mentre Kvaratskhelia è già sgamato e concretissimo, trae sempre il massimo dalle sue possibilità, dai dribbling che produce. Tra i due preferisco Leao, ma il georgiano ha le caratteristiche di un giocatore già pronto».
OSCAR DAMIANI «Se dovessi giocare una finale, punterei su Leao col rischio di non averlo in giornata. Per un campionato intero, invece, dico Kvaratskhelia. Ma sono entrambi grandi giocatori. Leao non è più una sorpresa, è straordinario e può ancora migliorare nella continuità. Kvara è una sorpresa positiva, un grande giocatore, sa fare tutto: gol, lavora per la squadra, ha fisico, si inserisce. Complimenti a chi l’ha scoperto»
. GUGLIELMO STENDARDO «Leao o Kvara? Sono i migliori in quel ruolo. Scelgo il 77 del Napoli perché è in grandissima forma, è la novità del momento e ha ampi margini di crescita. Ma anche Leao mi farebbe stare tranquillo… è come scegliere tra Messi e Cristiano Ronaldo. Leao ha maggiore esperienza ed è più pronto per determinate situazioni, Kvara è unico per le sue qualità. Entrambi sono fenomenali e si differenziano dagli altri giocatori perché hanno abilità cognitive superiori alla media: sanno sempre scegliere la soluzione giusta al momento giusto».
SALVATORE BAGNI «Non è che io lo preferisca, ma diciamo che Leao ha due anni in più ed è un po’ più avanti. Con il club ha giocato più partite ad alti livelli, soprattutto in Europa, ed è già stato decisivo: vedi lo scudetto del Milan. Detto questo… Ma quell’altro? Chi si aspettava una cosa del genere? Ho visto Kvara a 15 anni e mi colpì subito la sua sfrontatezza. Sembra che stia giocando con gli amici, prova e riprova la giocata e guarda sempre la porta. Gli piace. Lui si diverte. Gioca, letteralmente, e il suo calcio è gioia anche quando fa assist per gli altri. È meraviglioso, intelligente, prende spazio, si allarga e quando parte, ciao… Spalletti lo sta gestendo in modo meraviglioso. La vera differenza tra i due? Il prezzo: Kvaratskhelia è costato 10 milioni».
EMANUELE CALAIÒ «Nell’immediatezza, tra i due, mi prendo Kvara. Ora come ora è così: è giovane, sta già imparando come esterno a fare le due fasi e in questo momento è imprevedibile, cinico, concreto. Fa gol, fa assist e crea rigori ed espulsioni».
ROBERTO CARLOS SOSA «Sono due giocatori diversi. Io preferisco Kvara: può fare gol di destro e sinistro e anche di testa, si è dimostrato più efficace, e tra l’altro credo che abbia otto-dieci modi diversi di saltare l’uomo. Leao è tutto velocità, butta la palla avanti e non lo prende nessuno. E sebbene sia molto incisivo ed abbia un’enorme capacità tecnica, non vedo in lui un grande goleador. Parliamo di due fenomeni: il top sarebbe averli insieme in squadra».
DIEGO MARADONA JR «Leao mi piace molto, ma scelgo Kvaratskhelia, è un giocatore impressionante. Va a destra e a sinistra senza differenza, calcia bene, crossa e poi finalmente vedo un esterno che non ha paura di andare nell’uno contro uno. Per me, essendo un 2001, è destinato a diventare un fuoriclasse».
DINO ZOFF «Punto su Leao perché lo conosco di più, ma Kvaratskhelia mi ha impressionato, ricorda Meroni, è stata una sorpresa straordinaria. La scelta dipende anche dalla squadra che ho e dalle caratteristiche di cui ho bisogno. Entrambi sono simili ma strutturalmente diversi. Leao ha già dimostrato tutta la sua potenza, ma il georgiano col tempo saprà essere alla sua altezza».
RUGGIERO RIZZITELLI «Leao è devastante, Kvaratskhia è più uomo squadra di Leao. Lui rispetta i compiti dettati dal tecnico, è più completo, mentre il portoghese è più esplosivo e non sempre rispetta i compiti di Pioli Posizione della squadra».
GIANCARLO ANTOGNONI «Kvaratskhelia lavora tanto per la squadra, Leao è un po’ più solista. Il 77 del Napoli ha la forza del dribbling, punta il giocatore e segna tanto. Mi ha davvero impressionato. È un calciatore moderno, sta facendo la differenza e sono sicuro che non sia un fuoco di paglia. Ha troppa tecnica per esserlo».
SEBINO NELA «Ho visto Kvaratskhelia a maggio, quando mi dissero che il Napoli era interessato. Ne ero rimasto impressionato, ma al tempo stesso non sapevo se avrebbe avuto lo stesso impatto in un campionato difficile anche in Serie A. E invece… Mi piace molto questo ragazzo: è giovane, sfrontato, non ha paura di niente. Non ha paura di sbagliare. Mi ha fatto un’impressione straordinaria, e fin qui è stato bravo Spalletti nella sua gestione. Leao quando è in giornata, con quegli strappi, è difficile da prendere senza? Sono curioso di scoprirlo».
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