A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto l’ex giocatore di Serie A (su tutte, Cagliari e Brescia), Alessandro Budel, oggi apprezzata “seconda voce” tecnica di Dazn.
Il Napoli, anche con le seconde linee, ha dimostrato grinta e determinazione…
“Non mi aspettavo quella partenza falsa col Verona ma è servita a risvegliare il carattere di Conte, spingendolo a punzecchiare ancora di più la squadra. Ero sicuro che gli azzurri potessero fare un campionato importante e diventare squadra con Antonio, perché l’anno scorso è mancato proprio questo, l’essere squadra”.
McTominay ha costretto Conte a cambiare assetto tattico?
“Credo che il Napoli sia costruito per giocare a tre, Lobotka fa giocare bene tutti i compagni in questo assetto tattico, stessa cosa per Anguissa. McTominay è un tuttocampista con caratteristiche diverse da tutti i calciatori avuti dal Napoli negli ultimi anni a centrocampo. Lo scozzese è un calciatore importante che ha fisicità necessaria per poter , liberando anche Kvara che non è più vincolato alla fascia”.
Inter ancora la squadra da battere?
“Direi di sì, anche se, nelle ultime partite, mi è parsa presuntuosa e lenta. Bisogna che capiscano subito che quest’anno c’è concorrenza e competitività, specie in Napoli e Milan. Dopo i nerazzurri, infatti, ci metto gli azzurri e poi i rossoneri. Un po’ più staccata la Juventus per la corsa allo Scudetto”.
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