A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Davide Bombardini, ex calciatore, fra le tante, di Palermo e Roma.
Ngonge, ieri, cos’ha dimostrato?
“Questo genere di partite servono ai calciatori che giocano meno per mettersi in mostra. Lui ci è riuscito, si è fatto trovare pronto, ha giocato al posto di quei tre mostri lì avanti e non li ha fatti rimpiangere. Ha alzato la mano e detto ‘ci sono anche io’. Ora è una freccia in più nell’arco di Conte”.
Conte ha portato solo grinta e determinazione?
“Quando l’anno scorso mi chiedevano chi vedessi bene sulla panchina del Napoli, rispondevo sempre Conte, unico a saper gestire il gruppo come faceva Spalletti. Lui è anche in grado di migliorare squadre e singoli, era l’unico allenatore in grado di sistemare le cose in una piazza calda come Napoli. Con un ambiente esplosivo ed un presidente tuttofare, ci voleva un allenatore come Conte. L’Inter è ancora avvantaggiata, ha la rosa più forte e gioca un buon calcio, ma subito dopo vengono gli azzurri, sia per rosa che per la mancanza di impegni infrasettimanali. Un gradino sotto, Juventus e Milan, non per organico ma per squadra. Thiago Motta è un ottimo allenatore, a Bologna ha fatto qualcosa di irripetibile, ma ci vuole un po’ di tempo. Infine, occhio alle sorprese come l’Atalanta”.
Lukaku per Osimhen: il Napoli ci ha perso o guadagnato?
“Una bella domanda, ci pensavo proprio l’altro giorno. Sono due grandi giocatori, ma Osimhen era scontento e, dunque, è stato giusto lasciarlo andare via. Su Lukaku, poi, incide il fattore Conte che riesce a tirare fuori il 100%. Non saprei chi scegliere tra i due ma il Napoli ha fatto bene a prendere il belga”.
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