Questa prima parte di stagione ha regalato storie assai interessanti, specialmente tra le squadre destinate, almeno teoricamente, a lottare per la salvezza. Guardando alla classifica, infatti, balza subito all’occhio l’Empoli, attestato addirittura a ridosso della zona Conference League.

Ovviamente la strada per un eventuale accesso in pianta stabile nella middle class della Serie A è tutt’altro che scontata. Eppure il progetto tecnico portato avanti da Aurelio Andreazzoli è veramente interessante.  

Al punto che non appare affatto azzardata l’ipotesi che possa continuare a mantenere, senza particolari patemi, la linea di galleggiamento in posizione tranquilla.  

La poca attenzione riservata ai toscani potrebbe anche essere frutto di mero snobismo. Una sorta di trascuratezza voluta, verso il calcio proposto da una neopromossa. Che, invece, ha una forte identità di gioco.

Neopromossa ambiziosa e propositiva

Generalmente, chi è candidato alla retrocessione preferisce speculare, con un atteggiamento conservativo, teso ad approfittare dell’errore altrui.

L’Empoli, al contrario, non sembra aver subito troppo l’impatto con la Serie A. Anzi, finora è riuscito a mettere in campo gli stessi principi con cui ha stracciato la concorrenza in cadetteria lo scorso anno. Ovvero, determinando in virtù di una spiccata vocazione proattiva. Una filosofia orientata sempre e comunque a imporsi, che talvolta si trasforma in un vero e proprio dominio dei flussi di gioco.

L’impressione, dunque, è che i toscani non proveranno soltanto a mantenere la categoria. Ma cercheranno di farlo alle loro condizioni. Rimanendo dunque fedeli alla dottrina calcistica di Andreazzoli.

Un allenatore che ambisce a controllare la palla, alternando il possesso alle rapide verticalizzazioni. In effetti, alla base della fase offensiva empolese ci sono proprio questi due concetti, con cui la squadra cerca di manipolare l’avversario, per aprirsi poi il campo.

Innanzitutto, la gestione dell’attrezzo. Un corto fraseggio, funzionale alla creazione degli spazi. Lo sviluppo della manovra verso gli esterni in fascia. Oppure in zona centrale, tentando di sfruttare il centrocampo a rombo, per creare situazioni momentanee di sovrannumero.

Uno scenario tattico ben definito

Lo spartito di Andreazzoli prevede il 4-3-1-2 come modulo di riferimento.

In fase di non possesso l’Empoli si difende in maniera ben definita. Mantenendo un baricentro medio, onde evitare di concedere troppo spazio alle spalle. E facendo grande densità sotto la linea della palla. Puntando forte sul gegenpressing, cioè alla riconquista veloce, appena perso il possesso.

La risalita dal basso non si discute. È il trigger che innesca il pressing della controparte; quel segnale che l’attira in avanti.

A quel punto, la costruzione si dipana con tre difensori che restano bloccati, per dare appoggio al metodista. Ricci si abbassa a ricevere il primo passaggio, mentre il terzino sul lato debole avanza. L’intenzione resta quella di consolidare il giropalla, rifugiandosi magari in uno scarico laterale, per sottrarsi all’aggressività dell’avversario

Qualora il giovane regista fosse marcato, accorciano in zona palla le due mezz’ali. Ma se pure le linee di passaggio intermedie su Haas o Zurkowski sono schermate, allora l’iniziativa la prendono i centrali difensivi. Luperto o Romagnoli conducono oltre la metà campo. Quindi stimolano il trequartista.

Occhio all’Empoli, là davanti

L’interpretazione offensiva dell’Empoli prevede movimenti coordinati, capaci di coinvolgere contemporaneamente Bajrami, Pinamonti e Cutrone, affinchè si generino soluzioni di passaggio pulite verso la zona di finalizzazione.

Nello specifico, gli attaccanti devono leggere il gioco, cosicchè uno aggredisce la profondità, e l’altro si defila. Generando uno spazio tra le linee, saturato da chi s’è posizionato da sottopunta.

Perché il segreto dei toscani è proprio l’intercambiabilità degli offensive players, abili nell’occupare tutti i canali nella trequarti altrui. 

Certamente, per la squadra di Andreazzoli non sarà facile salvarsi in questo modo. Tuttavia, al momento, appare l’unica via percorribile.

Guarda il video che anticipa i principali temi tecnico-tattici di Napoli-Empoli