Alle 22 e 50, il Napoli 5.0, neonato questa estate dalle ceneri dell’esercito Sarrista, è primo in classifica. Battuto il Milan a Milano. Sintesi di una sera magica.
Doveva essere l’incontro di cartello. Lo è stato.
Doveva essere un incontro che parlasse chiaro. Lo è stato.
Chiaro e cristallino il messaggio al torneo.
Il Napoli 5.0 ha il sacrosanto diritto di ritenersi capolista.
Pirati in casa del diavolo. Arrembaggio all’arma bianca e fortino a ferro e fuoco. La banda Spalletti fa il colpo gobbo a Milano.
Serata speciale e da incorniciare.
Milan – Napoli 1-2.
Una scazzottata da ring di strada. Primo tempo equilibrato e di studio poi solo cazzotti. Faccia a faccia. Attacco e difesa. Saltano gli schemi ed il secondo tempo è davvero rissa sportiva. Meno tattica e vien fuori il viso aperto. Napoli, come avevamo chiesto, sfacciato, impertinente e senza peli sulla lingua.
Guardia alta e viene avanti per colpire. Il Napoli 5.0 non teme lo scontro anzi ne adora il profumo.
Lo avevamo detto.
È pugile da combattimento vis a vis.

Politano su rigore poi il cholito Simeone. Nel mezzo il solito Giraud.

Festeggiano i circa quattro mila napoletani al Meazza, festeggiano e ne hanno giusta ragione.
Il Napoli 5.0 merita i 3 punti.
Vince ai punti ma l’avversario va due volte al tappeto. Si rialza una prima volta, alla seconda resta stonatissimo. Simeone è un diretto al mento che fa troppo male. Spalletti vince, Pioli perde ed il verdetto dei giudici è inappellabile.

È una vittoria che fa gioire più volte. Una sera importante. Una sera in cui si comprende di se stessi più che degli altri.
Progetto nuovo ma che ha vento in poppa. Il Mare è leggero e si lascia navigare. Il capitano pare abbia indovinato rotta, carico e ciurma.
Insomma il Napoli torna a casa con la convinzione netta di aver il futuro tra le proprie mani e non esiste chance più affascinante.
Padroni della propria esistenza e del proprio destino.

Napoli