Proseguiamo con l’analisi dell’utilizzo della rosa del Napoli da parte della direzione tecnica (dati aggiornati alla ventesima giornata di campionato 2020-2021, coppe comprese). Oggi è il turno del centrocampo.
Sei centrocampisti in cerca d’autore
Arrivato in prestito secco dal Chelsea a stagione in corso, Bakayoko (1994) si è conquistato subito una maglia da titolare collezionando 16 presenze in campionato (d’altronde l’ha fortemente voluto Gattuso).
Il centrocampista francese ha saltato due sole gare (la nona in campionato per squalifica e la terza in EL), sempre presente nelle coppe nazionali (quattro gare su quattro, a volte solo spezzoni). Complessivamente, ha accumulato 1.746 minuti nelle 25 partite in cui ha giocato.
Lo ha affiancato in mediana Fabian Ruiz (1996) che, prima di essere fermato dal Covid-19, in campionato aveva saltato soltanto una gara (la decima). In totale 22 presenze per il giovane talento spagnolo. Alle quali vanno aggiunte 6 partite in EL e una in Coppa Italia, per un utilizzo di 1.485 minuti.
Jolly di centrocampo e non solo, perché ultimamente è stato schierato come sottopunta nel 4-2-3-1, Zielinski (1994) ha totalizzato 25 presenze e 1.656 minuti complessivi.
Nonostante il Covid-19, che ha colpito anche lui ad inizio stagione, il talento polacco ha preso parte a tutte le competizioni ufficiali: 17 presenze in campionato, 5 in EL, 3 in Coppa Italia, oltre alla finale della Super Coppa.
Chiamato a gennaio 2020 per ripristinare il 4-3-3 di sarriana memoria, Diego Demme (classe 1991) appare la quarta scelta di Gattuso (che continua a sperimentare soluzioni a centrocampo variando i sistemi di gioco). Globalmente, il metronomo tedesco ha preso parte a 22 partite (12 in campionato, 6 in EL, 3 in coppa Italia più la Super Coppa) totalizzando 1.378 minuti.
Ad un primo sguardo Elmas (classe 1999, è il più giovane del gruppo) è il secondo centrocampista più utilizzato da Gattuso. Nonostante sia stato colpito dal Covid-19 ad inizio stagione, il nazionale macedone ha preso parte a tutte le competizioni accumulando 24 presenze (frutto di 16 gare in campionato, 4 in EL, 3 in Coppa Italia oltre la Super Coppa). I minuti di impiego, però, sono appena 827. In campionato soltanto una volta è partito titolare, in occasione proprio dell’ultima gara contro il Parma (dove ha realizzato la prima rete, bellissima).
L’analisi tattica
Il Napoli in rosa ha sei centrocampisti, sulla carta calciatori dotati di buone qualità tecniche, in campo però (sembrano) ancora in cerca di una collocazione ideale. Ad inizio stagione mister Gattuso ha optato per un cambio di sistema di gioco (si è passati dal collaudato 4-3-3 al 4-2-3-1), scelta dettata per esaltare le qualità del settore offensivo. Evidenti, fin da subito, le sue gerarchie con Bakayoko e Fabian Ruiz “titolarissimi” e Zielinski sesto uomo. Poco lo spazio lasciato agli altri compagni di reparto, soprattutto in campionato (in tre hanno giocato – complessivamente – 1.316 minuti). Ma oltre alle rotazioni, quello che non sempre ha convinto è l’efficienza (e l’organizzazione) del reparto che spesso è sembrato in grande difficoltà (nonostante il sacrificio in copertura dell’instancabile Insigne e del rinato Lozano).
Almeno tre calciatori – Elmas, Zielinski e Fabian Rui – hanno caratteristiche e qualità più propense al gioco offensivo (a partire da una buona capacità balistica), ma soffrono in un centrocampo a due, specie nella fase di non possesso e d’interdizione. In particolare, il giovane spagnolo, lontano dalla porta, ha subito una netta involuzione. Demme e Bakayoko non hanno il passo e il dinamismo delle mezzali (come i tre compagni sopra citati), e nemmeno la personalità e visione di gioco per illuminare un centrocampo a tre. In tal caso, meglio il tedesco, più ordinato, seppur scolastico.
Lobotka oggetto misterioso del Napoli
A dispetto del considerevole investimento economico (21 milioni più 4 di bonus) e di una “sponsorizzazione” illustre (Marek Hamisk), fino ad oggi Lobotka (1994) non ha inciso. E appare l’ultima scelta di mister Gattuso.
Per lui 17 presente totali (11 in campionato, 4 in EL e 2 in Coppa Italia) per soli 479 minuti complessivi. In campionato non è mai partito titolare (e solo una volta ha giocato per 30 minuti). Anche nelle coppe il suo utilizzo è andato diminuendo: 24 minuti nelle ultime tre gare di Europa League, replicati – simmetricamente – nelle due competizioni italiane.
Del tutto ingiudicabile, insomma. I 146 minuti raccolti in campionato, e 479 complessivi, sono insufficienti per poter esprimere un parere sensato.
Fino ad oggi mister Gattuso, colpa anche delle indisponibilità, non ha ancora trovato una collocazione ideale ai suoi calciatori, capace di esaltarne le loro qualità e limitarne i difetti. Paradossalmente, sembra che nessun sistema di gioco si sposi perfettamente con i calciatori in rosa.
Il seguito della stagione ci aiuterà, si spera, a chiarire i nostri dubbi. Ma forse qualcosa andava cambiato in sede di calciomercato.