Calzona Coraggioso, Kvara irritante. Pari che fa ben sperare per la gara di ritorno, in programma il 12 Marzo, e che lascia aperta una porta alla qualificazione ai quarti di finale di Champions League.

Napoli-Barcellona è stata senz’ altro una gara difficile, dove pronti via, gli uomini di Xavi sono partiti forte, pressando a tutto campo gli azzurri, con cambi di gioco continui, dove soprattutto gli esterni, Olivera e Di Lorenzo sono apparsi in difficoltà, anche se l’uruguaiano e cresciuto durante la gara, mentre per il capitano è stata l’ennesima serata da dimenticare (Meret ha salvato una frittata servita proprio dal Di Lorenzo!)

Va sottolineato che l’ultimo quarto d’ ora del primo tempo si è rivisto il Napoli reattivo voglioso di far gol, anche se tiri veri e propri verso Ter Stegen non ne sono arrivati, ma si è vista una reazione apprezzabile sicuramente. Bravo Meret che almeno in tre occasioni del primo tempo ha evitato il vantaggio dei catalani.

Calzona cambia e Kvara sbotta…ma il Georgiano non c’è!

Nella ripresa arriva il gol del Barca, dove si notano errori di posizione marchiani dei due centrali, Rrhamani e Jesus e soprattutto capitan Di Lorenzo, si perdono Pedri prima, e Lewandovski poi, con quest’ ultimo che su assist dello spagnolo, calcia sul primo palo dove Meret proprio non può arrivare.

Il vantaggio scuote il Napoli, anche se il Barcellona chiude tutti gli spazi e prova a colpire in contropiede, e giunge il pari di Osimhen, fin li ancora poco incisivo mostrando una forma ancora “rivedibile”. Il Nigeriano sfrutta un errore in area del difensore Martinez, il quale scivola in area, e l’attaccante azzurro batte Ter Stegen regalando il pari alla sua squadra, facendo esplodere il Maradona.

Inizia la girandola dei cambi, dove il solo Kvara, ieri in ombra e poco incisivo anche grazie alla marcatura del difensore Araujo’, reagisce male alla sostituzione con Lindstrom, quest’ ultimo ha fatto vedere che meriterebbe una chance in più, ed uscendo mostra malumore. Sinceramente non si è visto il miglior Kvara, ma va dato atto a Calzona che ha mostrato coraggio ma soprattutto, la visione di una gara, dove certamente il georgiano e apparso nervoso e spettatore non pagante!

Nel finale, il forcing azzurro, che vede sugli scudi le riserve, in particolare il danese che e apparso vivo, e Traore’, subentrato a Cajuste, hanno dato vivacità alla fase d’ attacco, con Simeone troppo sprecone almeno in un paio di occasioni, Ma alla fine è 1 a 1, lasciando aperto il sogno di approdo ai quarti, anche se a Barcellona, il Napoli, dovrà davvero fare la partita perfetta, il tempo c’è, gli alibi son finiti, ora gli azzurri devono solo liberare la testa dalle ceneri presidenziali.

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