Braga-Napoli 1-2, match della prima giornata della fase a gironi di Champions League 2023/2024

Il Napoli inizia la sua avventura europea nel girone C di Champions League.

Braga-Napoli, primo tempo in pieno dominio del Napoli che ci prova ripetutamente per sbloccare la situazione: Kavaratskhelia e Osimhen tornando a rifiorire come ai bei tempi, colpendo anche una traversa sulla botta del nigeriano. I primi 45 minuti si chiudono con gli azzurri in vantaggio grazie al gol del capitano Di Lorenzo.

Nella ripresa il Napoli ritorna con lo stesso mordente e cerca disperatamente la seconda rete invece, nel finale di gara, arriva il pari dei padroni di casa con Bruma e poi l’autogol di Niakate che regala la vittoria ai ragazzi di Garcia.

Il Napoli batte 2-1 il Braga nella prima sfida del Gruppo C di Champions League e affianca il Real Madrid in vetta alla classifica.

Meret 6

Bene nelle uscite, non può nulla sul gol di Bruma. Viene salvato dal palo nel finale.

Di Lorenzo 7.5

E’ il migliore dei suoi, difende, attacca, ci mette cuore e cervello e all’occorrenza diventa goleador. Segna un bellissimo gol, e lo sfiora anche a inizio gara. Il capitano azzurro è in questo momento tra i migliori interpreti al mondo del suo ruolo.

Rrahmani (sv)

Dura meno di 15 minuti la partita del kosovaro, sostituito poi da Ostigard.

Ostigard 5

Entra a freddo ed è bravo a mettersi in partita. Poi combina un’autentico disastro regalando il pallone sul gol del pari che per fortuna non è decisivo.

Juan Jesus 5

Diverse sbavature sin dall’inizio. Si fa beffare da Djalo in avvio, ha più di qualche responsabilità sul gol del pareggio e non si intende per nulla con Ostigaard. Ancora una volta il brasiliano non riesce a leggere la lettura difensiva com’è successo già a Genova.

Olivera 5,5

Si limita appena al compitino e niente altro, nell’ultima mezz’ora è quasi un birillo.

Anguissa 5

Il centrocampista azzurro non era davvero in serata, sembrava la brutta copia del campione ammirato fino a qualche mese fa. Troppo in bambola, lento e tanti palloni persi, per lui che lo scorso anno è stato uno dei pilastri del centrocampo azzurro.

Lobotka 6

Come sempre sbaglia pochissimo, ma come ormai capita con la gestione Garcia, si dedica più alla copertura che alla cucitura.

Zielinski 6.5

Prova a farsi spazio tra le linee, utile per il possesso palla e per legare il gioco con il centrocampo. Si divora un gol a pochi metri dalla porta, poi diventa decisivo con quel cross che gli altri si buttano dentro da soli.

dal 90° NATAN: Dentro nel finale. s.v.

Politano 6

Nel primo tempo è tra i più attivi, l’intesa con Di Lorenzo è di qualità e crea non pochi grattacapi alla difesa avversaria. Il secondo tempo inizia col copia incolla del primo ma poi cala vistosamente e Garcia lo sostituisce.

dal 65′ Raspadori 6

Innesca diverse azioni, poi arretra così come tutti i compagni di squadra. Non si risparmia pur di dare un contributo alla causa.

Osimhen 7

Sfortunato e impreciso il numero 9 azzurro. Nel primo tempo si divora un gol facile dopo 4 minuti, poi viene fermato prima da un quasi miracolo del portiere e poi dalla traversa, quindi si becca un giallo per proteste al 40′ e infine confeziona l’assist per Di Lorenzo. Nella ripresa fa reparto praticamente da solo, commette degli errori ma non si risparmia mai. Senza di lui là davanti sarebbe il buio pesto.

dal 90′ Simeone sv

Kvaratskhelia 5,5

II primo guizzo è al 33′, poi un tiro fuori nella ripresa. Un pò pochino per chi dovrebbe fare la differenza. Deve ancora ritrovare brillantezza e concretezza.

dal 65′ Elmas 6

Ci mette tanto impegno, si fa notare in qualche scambio di qualità nello stretto, ma entra nella fase peggiore della gara, con gli azzurri in sofferenza e col baricentro molto basso.

All. Garcia (5.5):

Il Napoli ancora una volta non è continuo, a tratti sembra illuminato, infatti crea tante occasioni ma regala sempre una parte di gara agli avversari. Il gioco è poco fluido e negli ultimi metri c’è poca lucidità. Riesce a trovare la vittoria più con cuore oltre l’ostacolo che con il gioco. Anche questa volta, gli azzurri, sembrano la brutta copia di quello che fu il Napoli di Spalletti, con una fase difensiva a tratti imbarazzante anche contro un avversario modesto.

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